La casa flessibile

Siamo invecchiati, siamo diventati tanti, siamo cambiati.

Queste sono alcune delle ragioni che spingono le persone ad apportare delle modifiche più o meno sostanziali alla loro casa. Le nostre dimore si trasformano col passare degli anni, così come le nostre esigenze. Ma se scegliessimo invece di abitare in una casa flessibile?

Un tempo ogni casa seguiva l’evoluzione della famiglia standard ad esempio, i figli si sposavano e lasciavano le loro stanze ai nonni, era un ciclo naturale e continuo. Se per caso la famiglia si allargava con nuovi inquilini, semplicemente ci si adattava, stringendosi.

Le case potevano restare le stesse, con le stesse mura e gli stessi parati, per oltre 60 anni.

Negli ultimi 50 anni la famiglia è diventata turbolenta: la libertà e l’emancipazione da un lato, la crisi economica dall’altro, hanno messo a dura prova la flessibilità degli spazi marmorizzati e vellutati dei nostri nonni.

Anziani che restano soli in case di 150 mq, lavoratori che continuano a vivere in case condivise, famiglie disgregate i cui componenti vivono tutti in luoghi diversi: questi sono gli scenari abitativi odierni più frequenti.

La soluzione abitativa al cambiamento sociale sembra essere in primis, quella di cambiare casa o di ristrutturarla, e se invece si potesse prevenire il problema?

Una casa progettata in modo flessibile e lungimirante aiuta a risparmiare e garantisce il massimo comfort a tutti i suoi abitanti. La casa flessibile è uno spazio che si modella facilmente nel tempo, anticipando i cambiamenti del futuro, non è qualcosa di utopico, esiste davvero e tutto grazie ad un’attenta progettazione.

Architetto Valentina Solano

Ma come si costruisce una casa flessibile?

La chiave è una progettazione inclusiva e dinamica di ogni spazio della casa, a partire dalla definizione delle stanze fino alla scelta dei complementi di arredo.

Quando si progetta la propria casa è necessario tenere in considerazione le esigenze attuali e, sopratutto quelle future. Proiettarsi in avanti ci consente di fare delle scelte più durature, definendo uno spazio elastico, una tana che non ci starà mai stretta. Questo approccio si può definire smart, supportando l’abitante nel risparmiare tempo e denaro in caso di ristrutturazioni successive.

Iniziamo dall’eliminazione delle barriere architettoniche: scale e gradini, passaggi troppo stretti, bagni troppo piccoli, possono essere di impedimento non solo nella vecchiaia ma anche da giovani per far passare agevolmente il carrozzino di un bambino.
Proseguiamo con un arredamento adatto a usi differenti: tavolo allungabile, divano o poltrona letto, sedie pieghevoli o impilabili, letto contenitore, corpi illuminanti orientabili, e così via.

Possono sembrare piccoli dettagli, ma saranno fondamentali per consentirne il riuso e di conseguenza il risparmio economico, in caso di sostituzione qualora nascano nuove esigenze.

Queste sono solo alcune indicazioni generali da tenere in considerazione nel momento dell’acquisto dei complementi, in fase di progettazione, invece, saranno valorizzati gli spazi e saranno studiate nel dettaglio tutte le possibili varianti.

Una casa flessibile è un nido per sempre.

Articolo scritto da Valentina Solano, architetto freelance.

www.valentinasolano.it