L’importanza del colore nelle scuole

Il colore non è semplicemente luce che viene in parte riflessa e in parte assorbita dagli oggetti ma è anche un simbolo carico di significati.

Già dai primi del 900 infatti viene studiato come ad esempio possa influire sulla concentrazione, sulle motivazioni, sull’attivazione o inibizione e di come possa essere utilizzato al meglio nei nostri spazi (come ad esempio negli istituti scolastici, negli ospedali, nelle nostre case) per garantire il benessere degli individui che li abitano.

Se prendiamo ad esempio le scuole, gli ambienti dovranno stimolare la creatività, l’attenzione ma è importantissimo conoscere l’età dei soggetti che abiteranno quegli spazi. 

Nelle istituzioni scolastiche dedicate ai bambini molto piccoli, il colore assume un ruolo importantissimo in quanto, non avendo ancora imparato il linguaggio verbale, i bambini, usano come canale preferenziale quello visivo, il colore assume quindi un ruolo fondamentale per favorire la comprensione dello spazio e come orientarsi all’interno di esso.

Se usato correttamente, con il colore si possono comunicare percorsi, evidenziare gli spigoli, orientarsi nello spazio, tenendo sempre in considerazione l’età e le caratteristiche dei soggetti che ne usufruiranno.

Altrettanto fondamentale è l’equilibrio tra il numero dei colori e dei materiali presenti in un determinato spazio: se nello spazio sono presenti numerosi oggetti di forme diverse, è buona norma non aggiungere anche una policromia in quanto creerebbe uno spazio visivo complesso che sovraccaricherebbe fin troppo il sistema visivo a scapito dell’ attenzione e della concentrazione dei piccoli utenti. 

Quando progettiamo il colore in uno spazio, non è possibile solamente tener in considerazione l’aspetto estetico, ma è fondamentale tenere ben a mente le implicazioni psicologiche ed emotive che lo caratterizzano. 

Altro fattore fondamentale per la scelta della tinta è la destinazione d’uso del vano e dei soggetti che lo abiteranno.

Il colore sia parte integrante di un linguaggio visivo che comunica sensazioni, emozioni, influenza e pone l’attenzione su un aspetto piuttosto che un altro. 

Il colore è uno dei mezzi elementari per rendere visibile l’armonia dei rapporti architettonici. Senza colore questi rapporti di proporzioni non sono delle realtà viventi ed è attraverso il colore che l’architettura diviene il fine di tutte le ricerche plastiche tanto nello spazio che nel tempo. Il colore invece che drammatizzare una superficie piana, invece di essere ornamento superficiale, è come la luce, un mezzo elementare dell’espressione puramente architettonica.”

(Theo van Doesburg, 1925) 

 

Esempi di progettazione del colore: Scuola dell’infanzia San Giuseppe

Credits: www.scuolainfanziarudiano.it

Credits: www.scuolainfanziarudiano.it

Nome: Scuola dell’infanzia San Giuseppe. Località: Rudiano, Brescia. 

Destinazione d’uso: Scuola materna. 

Progetto architettonico: arch. Taglietti. 

Progetto del colore: Jorrit Tornquist con Francesca Valan e Olga Salvoni. 

Anno di realizzazione: 2010. 

L’esterno dell’edificio è trattato con un colore neutro, per non distaccarsi troppo dagli edifici residenziali, e una tetrade di colori che evidenziano alcuni dettagli architettonici come pilastri e stipiti delle aperture; gli stessi colori vengono ripresi anche negli altri edifici per sottolineare il concetto di polo scolastico.  

Le sette sezioni di cui è composta la scuola sono rappresentate da altrettanti nomi di animali, coccinelle, colibrì, farfalle, gabbiani, lucciole, scoiattoli e uccellini.

La porta d’ingresso di ogni aula è caratterizzata dalla scritta della sezione corrispondente con relativa immagine rappresentativa, dello stesso colore della porta che così colorata funge da punto di riferimento per i bambini che possono riconoscere la propria aula in maniera più immediata.

A questo scopo vengono utilizzati tre dei quattro colori che compongono la tetrade caratteristica il polo scolastico mantenendo così coerenza e un’identità comune, perdendo purtroppo lo scopo di indicare inequivocabilmente una sezione, si sarebbero potuti utilizzare gli stessi quattro colori ma in sfumature differenti, per luminosità o per saturazione, in modo tale da rendere immediata per i bambini l’associazione colore-sezione. 

Attraverso le porte colorate distinguono immediatamente le classi e la suddivisione degli ambienti. 

Più porte dello stesso colore possono confondere i bambini nel momento di scegliere la propria aula; la distinzione non è immediata. 

 Articolo scritto da Ilaria Peppoloni, psicologa clinica e psicoterapeuta in formazione, specializzata in psicologia della forma e del colore.

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Fonti: 

http://www.tornquist.it/index.php?option=com_zoo&task=item&item_id=404&Itemid=133&lang=it https://docplayer.it/116112087-Il-progetto-del-colore-contemporaneo.html 

https://www.valledelloglio.com/2018/12/05/dalleinaudi-di-chiari-un-nuovo-progetto-per-la- materna-di-rudiano/ 

https://www.scuolainfanziarudiano.it/programma.html