Realtà virtuale: come funziona e come entrerà nelle nostre vite

È passato poco più di un decennio da quando i moderni dispositivi di realtà virtuale sono stati immessi nel mercato globale.

Sebbene all’inizio la loro inclusione sia stata lenta, negli ultimi anni la maggior parte delle industrie ne ha compreso l’enorme potenziale accelerando la loro applicazione anche in importanti settori oltre a quello dell’intrattenimento, come quello medico, industriale, aerospaziale e immobiliare.

La realtà virtuale, come suggerisce il nome stesso, combina il mondo reale con quello virtuale, permettendo di accedere ad ambientazioni digitali ricostruite o di fantasia e, di muoversi al loro interno, come accadrebbe in uno spazio fisico.

Una delle prime applicazioni su vasta scala della realtà virtuale è quella videoludica, chi di noi una volta nella vita non ha provato questa esperienza? Probabilmente dai nostri figli o da amici che hanno visori e cuffie che ci hanno offerto la possibilità di accedere ad ambientazioni di gioco, in spazi coinvolgenti e divertenti.

Che cos’è la realtà virtuale o VR?

La Realtà Virtuale è un ambiente simulato elaborato da software e hardware, che permette all’utente di immergersi in un contesto digitale ed ha un aspetto più o meno realistico, a seconda dell’intenzione.

Questa immersione si ottiene grazie all’implementazione di diversi dispositivi che collocano i sensi dell’utente in un ambiente artificiale. La vista e l’udito sono quelli maggiormente coinvolti grazie all’uso di visori e cuffie con audio a 360°, da qui è fondamentale comprendere un importante differenza tra realtà virtuale e realtà aumentata.

Grazie alle caratteristiche specifiche e agli ambienti proposti è molto comune confondere questi due concetti. La differenza tra VR e AR sta nella loro integrazione con la realtà fisica; quella aumentata aggiunge o stampa oggetti nella realtà fisica facendo uso di telecamere o schermi, mentre la realtà virtuale offre un ambiente digitale al 100%, creando uno scenario totalmente fittizio.

L’esempio più semplice di realtà aumentata è quello dei filtri di Instagram o Snapchat, dove gli utenti possono modificare i loro volti e gli ambienti sui loro schermi grazie a una semplice mappatura. Un’altra app AR molto popolare è Pokemon Go, dove gli utenti hanno la possibilità di “cacciare” pokemon nel mondo reale grazie ai loro smartphone.

Come funziona la realtà virtuale?

La realtà virtuale può essere classificata in 3 tipi di funzionamento: immersiva, non immersiva e semi-immersiva.

La VR immersiva o VR 360 simula un ambiente tridimensionale in cui tutti gli angoli di visione sono coperti dalla simulazione, talvolta l’utente ha la possibilità di muoversi all’interno dell’ambiente e di manipolarlo grazie a dei device.

La modalità non immersiva è possibile grazie all’uso di un monitor; in questa versione si utilizzano i comandi della tastiera, del mouse o del joystick per manipolare l’ambiente. È il modello più comune nei videogiochi.

Alexis Christopoulou, the Mirage via designboom

In quali campi può essere utilizzata?

L’interazione tra virtuale e reale stanno raggiungendo numeri mai visti: si stima che entro il 2023, ben 160 miliardi di dollari verranno investiti nel settore della realtà virtuale e aumentata.

Un esempio pratico è quello del settore immobiliare, dove questa tecnologia viene utilizzata per accedere a tour virtuali di immobili in vendita o in fase di ristrutturazione collocati in qualsiasi angolo del mondo.

La pandemia di Coronavirus ha accelerato il processo in questo campo specifico, i tour virtuali sono stati utilizzati per aggirare alcune restrizioni imposte ai movimenti e agli incontri e per proteggere agenti e acquirenti dal virus.

L’acquirente può ottenere un’immagine completa della casa attraverso l’uso del visore e poi può osservare l’immobile in ogni caratteristica.

Industria

Per diversi settori industriali, l’inclusione delle tecnologie di realtà virtuale e di realtà aumentata si è rivelata vantaggiosa a diversi livelli dell’organizzazione. Dalla formazione del personale, alla riduzione di processi che prima richiedevano due giorni a un paio d’ore, fino alla presentazione di prodotti o modelli di produzione ai clienti.

Formazione

Questo è uno dei campi più ampi per le tecnologie immersive, che possono coprire praticamente tutti i livelli educativi, dalla scuola dell’infanzia ai laureati.

La premessa è tanto semplice quanto didatticamente perfetta: imparare in ambienti interattivi che sembrano reali, dove si possono commettere errori senza subirne le conseguenze e che riescono a migliorare l’efficacia dell’apprendimento“. – El País

Alcune delle aree del sapere che hanno cercato un supporto nella realtà virtuale sono l’ingegneria, l’architettura, la medicina, le neuroscienze, le varie scienze della salute, l’arte e persino la psicologia.

Sono molti i vantaggi offerti dal legame tra VR e apprendimento, come l’aumento della capacità di apprensione o la possibilità di immergere gli studenti in ambienti realistici per massimizzare l’esperienza di apprendimento senza il timore di sbagliare.

Medicina

Come abbiamo visto nella sezione precedente, le scienze della salute sono una delle aree che hanno beneficiato maggiormente delle tecnologie. Gli studenti di medicina possono sperimentare la chirurgia senza dover entrare in una vera sala operatoria.

Psicologia

La realtà virtuale ha anche permesso di creare nuove alternative per il trattamento dei disturbi alimentari o di fobie come l’aerofobia, la fobia sociale o l’agorafobia.

Perchè è importante per gli architetti?

I mondi virtuali mirano a trasportare temporaneamente i clienti in un’altra realtà e se gli ambienti son costruiti possono trasmettere emozioni, sentimenti e sensazioni. Se i committenti sono in grado di sperimentare l’afflusso di tali emozioni prima di entrare fisicamente nell’edificio, si apre la possibilità di apportare modifiche e migliorie sulla user experience prima di continuare con la realizzazione fisica degli spazi.

La capacità di comunicare l’intento progettuale diventa immediatamente evidente e molto più chiara quando il progettista ha i mezzi per fornire al cliente l’esperienza immersiva e la sensazione di abitare realmente lo spazio.

Abbiamo visto diversi negozi al dettaglio chiudere i battenti, mentre marchi di moda come Balenciaga hanno scelto di far debuttare la loro ultima collezione in un videogioco.

I proprietari di immobili commerciali sono in difficoltà perché gli inquilini stanno abbandonando gli uffici o si stanno ridimensionando, mentre le aziende di videoconferenze come Zoom hanno avuto un enorme successo e sono cresciute in mezzo alla pandemia.

Che ci piaccia o no, la COVID-19 ha cambiato la nostra cultura del lavoro, ha accelerato l’ascesa dell’e-commerce e ha trasformato il modo di operare delle aziende.

Alcuni dei settori pionieri che hanno costruito per primi i metaversi sono il gioco, la moda, Hollywood e la criptovaluta.

Non ci sarà altra scelta che unirsi al nuovo gioco.

Giovedì 3 novembre alle ore 18.00 Valentina Temporin, architetto e VR consultant, ci guiderà in questo mondo tanto affascinante quanto complesso, fornendoci le chiavi di accesso fondamentali di comprensione di un nuovo mondo già presente nella nostra attualità ma ancora ai più, incompreso. Iscriviti al webinar qui.