
Biophilic Design e Arte: come integrare la Natura nei progetti di interior design
Oggi abbiamo il piacere di ospitare Laura Shashi, artista il cui lavoro si ispira profondamente alla Natura, alla connessione tra l’essere umano e l’ambiente che lo circonda.
Con un background internazionale e una ricerca artistica che fonde colore, emozione e spiritualità, Laura ci racconta come il Biophilic Design possa trasformare gli spazi abitativi e lavorativi, migliorando il benessere psicofisico delle persone.
MeM: “Laura, il tuo percorso artistico è ricco di esperienze internazionali. Come è nata la tua connessione con il colore e la Natura?”
L.S.: “Alla Madre Terra, mia musa ispiratrice, è dedicata la mia missione. Sono sempre stata una persona “selvatica”, nel senso che non ho mai perso il legame con gli elementi naturali. Per me, la natura è stata ed è tuttora una fonte inesauribile di energia e guarigione.
Il connubio tra arte e Natura è nato grazie agli insegnamenti di Meera Yashimoto, autrice del libro Il risveglio dell’arte. Durante i suoi seminari, immersi nella giungla indiana e nel cuore della Toscana, ho appreso che il colore è un elemento alchemico, che non va cercato con la mente, ma sentito con il cuore. Questo concetto riecheggia la visione di molte culture indigene, per le quali non esiste una parola specifica per indicare “natura”: il termine più vicino è “me stesso”.
Ho sempre creduto che noi siamo energia, noi siamo natura. Recenti studi scientifici dimostrano che i nostri corpi, osservati in determinate frequenze di luce, presentano gli stessi colori della natura. Questo mi ha spinta a riportare queste vibrazioni negli spazi abitativi.
Quando dipingo, utilizzo una tecnica fluida, evitando di intervenire direttamente sulla tela. Sento che la Madre Terra riversa in me i suoi fluidi vitali, e che i colori si auto-compongono seguendo la memoria cosmica. È stato leggendo Blue Mind di Wallace J. Nichols che ho compreso il profondo effetto rigenerante del colore blu. Da questa ispirazione è nata la collezione Ocean, che io e la mia famiglia abbiamo sperimentato nelle nostre case, senza più poterne fare a meno. Solo più tardi ho scoperto che esisteva una parola per descrivere questo intento: BIOPHILIA.”
MeM: “Il Biophilic Design si basa sull’idea che la connessione con la Natura possa migliorare il benessere psicofisico delle persone. In che modo le tue opere riescono a creare un impatto positivo negli spazi abitativi e lavorativi?”
L.S.: “Viviamo in un mondo spesso percepito in bianco e nero, ma la natura ci insegna a riscoprire i colori vibranti della vita.
La mia collezione ÖTÜGEN, ispirata ai colori e alle vibrazioni naturali, è pensata per rafforzare la connessione tra esseri umani e mondo naturale. Queste opere, uniche e realizzate in Toscana, trasformano qualsiasi ambiente in un’installazione immersiva che richiama la frequenza primordiale della Madre Terra.
Ogni tela è irripetibile e dona agli spazi una nuova energia. Molti clienti mi raccontano di come le mie opere abbiano reso le loro case più accoglienti e i luoghi di lavoro più armoniosi.
Recentemente ho partecipato alla ristrutturazione di una finanziaria, integrando delle “finestre biophiliche” nei loro uffici. Il feedback dei dipendenti è stato entusiasta: lavorare in un ambiente che richiama la natura ha migliorato il loro stato d’animo e la concentrazione. Questo è ciò che mi spinge a continuare nella mia missione: aiutare le persone a riscoprire la bellezza e la sacralità dello spazio in cui vivono.”
MeM: “Il tuo lavoro è fortemente legato al Biophilic Design. In che modo le tue opere si integrano in questo approccio progettuale?”
L.S.: “Amo collaborare con esperti di Well-being & Interior Design, perché trovo una grande sinergia nel vedere le mie opere integrate nei loro progetti.
Le mie tele vengono spesso utilizzate come vere e proprie “finestre” sulla natura, specialmente in spazi dove il contatto con il verde è limitato. Il colore diventa un ponte tra l’ambiente costruito e la dimensione naturale, aiutando le persone a sentirsi più connesse con il mondo esterno.
La mia ultima collezione Ötügen celebra il ritorno alla nostra vera essenza, ai ritmi naturali della Terra, e all’elevazione dell’essere umano in armonia con l’ambiente. È un inno alla bellezza primordiale e all’equilibrio tra spirito e materia.”
MeM: “Quali tecniche e materiali utilizzi per realizzare le tue opere?”
S.M.: “L’arte per me è una questione familiare: mio padre era un artista e fin da piccola ho vissuto nel suo laboratorio, che oggi è diventato il mio studio.
I colori che uso sono energia pura, vibrazioni e frequenze degli elementi naturali. Prediligo pigmenti minerali e acrilici di alta qualità, che miscelo per il 50% con acqua ionizzata. Questa scelta non solo migliora la brillantezza dei colori, ma riduce anche l’impatto ambientale eliminando solventi nocivi.
Uso inoltre i Fervida, fermentati probiotici che rilasciano informazioni organiche, contribuendo a rendere la pittura ancora più “viva”. Questo processo mi permette di creare opere che non solo parlano alla vista, ma entrano in risonanza con l’energia dell’ambiente.”
MeM: “Lavori spesso con interior designer e architetti. Come nasce questa sinergia?”
L.S.: “Quando si condividono gli stessi valori e si riconosce che il contatto con la natura porta benessere, la collaborazione nasce spontaneamente.
Di recente ho avuto l’opportunità di partecipare alla conferenza di Biophilia tenutasi a Barbican, Londra, organizzata dal Journal of Biophilic Design. È stato entusiasmante vedere come questa visione stia guadagnando sempre più spazio nel settore, con una crescita chiara e determinata.
Odile Smith, cara amica ed esperta nella ricerca di materiali e soluzioni, lavora a fianco del Journal of Biophilic Design e insieme, lavorano per creare connessioni tra artisti, artigiani, progettisti e architetti, favorendo la diffusione di un approccio progettuale sempre più orientato al benessere e alla Natura. Proprio in questa direzione, durante il Clerkenwell Design Week di Londra, Odile e Vanessa Champion lanceranno una piattaforma innovativa, pensata per unire il mondo creativo e quello della progettazione, facilitando la collaborazione tra i professionisti del settore. Credo fermamente che “la bellezza salverà il mondo” e che, attraverso il nostro lavoro, possiamo contribuire a questo cambiamento. È per questo che il nostro motto è:
“Cambieremo il mondo, un Interior alla volta.”
MeM: “Quest’anno sarai protagonista di due eventi molto importanti. Puoi raccontarceli?”
L.S.: “Sì! Per il secondo anno consecutivo esporrò alla Milano Design Week dal 7 al 13 aprile, nello spazio di Esperienze Design Bed & Show, nel cuore della zona Tortona.
A maggio sarò invece a Roma, nel quartiere Monti, dove esporrò insieme all’artista Fabrizio di Nardo presso lo studio Marte. Qui parleremo di Natura e connessione attraverso il linguaggio dell’arte e del design biophilico.
Sono entusiasta di queste occasioni, perché credo profondamente nella missione di riportare la natura al centro della nostra quotidianità. Amo la Madre Terra e spero che possa trionfare.”
Seguici su MeM Lab e lasciati ispirare dalla bellezza del Biophilic Design! 🌿🎨