Colore e percezione: interazione di mente, corpo e emozioni.

Una vita senza colori è una vita senza emozioni, senza impulsi.

Parlare del complesso mondo dei colori, non è cosa affatto facile, per farlo ci viene in aiuto la natura stessa attraverso la luce, una vibrazione elettromagnetica che rende visibile il corpo che la emette o la riflette. 

La luce del sole ci appare bianca, ma è composta da tutti i colori dell’arcobaleno, come dimostrò Isaac Newton, scienziato inglese oggi considerato il principale artefice del passaggio dall’antico pensiero aristotelico alla moderna concezione sperimentale della fisica.

Negli esperimenti che condusse a cavallo tra il 1665 e il 1666, Newton osservò che, il raggio di luce solare colpendo un prisma triangolare, si scomponeva a ventaglio, rendendo visibile la “striscia cromatica dello spettro” e i suoi colori: rosso, arancio, giallo, verde, blu, indaco e viola.

La qualità di un colore viene espressa da tre parametri:

– TONALITÀ: la tinta, il colore puro;

– SATURAZIONE: l’intensità di una specifica tonalità. Una tinta molto satura ha un colore vivido e squillante; al diminuire della saturazione, il colore diventa debole e tende al grigio, fino a una tonalità di grigio in assenza di saturazione.

– LUMINOSITÀ: la quantità totale di luce che una sorgente luminosa appare emettere, o che appare riflessa, su una superficie

Gli effetti del colore, però, sono soprattutto psichici, emotivi.

Vivere il colore, significa innanzitutto esperire gli effetti che ha sul nostro sistema corpo, mente ed emozioni, come disamorano le ricerche di Wohlfart nel 1957 e Birren nel 1963.

Wohlfart misurò alcuni parametri fisiologici di soggetti immersi in nebbie cromatogene diverse: ne risultò che alla percezione del rosso l’organismo dava una risposta erogotropa (eccitatoria), mentre alla percezione del blu, una risposta trofotropa (sedativa).

Birren, invece, interessato principalmente alla funzione del colore negli ambiente di lavoro, provò a testare diverse superfici cromatiche. 

Ne emerse, ad esempio, che il giallo induceva un movimento centrifugo, ovvero di allargamento, mentre, con il blu, i soggetti tendevano a ritirare le braccia in un movimento concentrico, ovvero di chiusura e di evitamento.

I colori, dunque, esercitano un effetto non solo psicologico ma anche fisico sui vari organi e apparati del nostro corpo.

La percezione di un colore evoca una risposta specifica e complessa che è contemporaneamente fisiologica, posturale, motoria, ma anche affettiva e ideativa.

Il colore è quindi una sensazione che viene avvertita dal cervello con conseguenze implicite e non sul nostro organismo.

La tavolozza cromatica interna dipende non solo dal nostro modo di percepire i colori esterni, ma anche dalla nostra specifica modalità di rivisitarli emotivamente. 

Questo in relazione ad un approccio psicologico che mette in primo piano la biografia personale piuttosto che la storia culturale collettiva, l’elaborazione personale dei colori non è totale, poiché il soggetto è vincolato da variabili socio-storico culturali.

Ora che abbiamo compreso assieme l’importanza del colore nelle nostre vite, e conseguentemente, negli ambienti in cui viviamo, ti consigliamo di scaricare il nostro pdf gratuito

“Colora la tua casa – 5 Consigli Utili per creare la tua palette”

scritto da Giorgia Donini, Counselor professionista e consulente con il test dei colori del Prof. Lüscher, cinque suggerimenti utili per creare palette personalizzate, da utilizzare nella tua casa.

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Image Credits

Carlos Cruz-Diez, “Chromosaturation,” 1965/2017, mixed media (Palm Springs Art Museum)