5 elementi cardine del Biophilic Design
Può la Biofilia essere intesa come strumento per vivere in sintonia con la Natura e, allo stesso tempo, migliorare la fruizione degli spazi artificiali?
Il Biophilic Design è la risposta: con i suoi elementi e la struttura che lo compone, ha l’obiettivo di unire i concetti di sostenibilità, salubrità e comfort per migliorare la qualità della vita delle persone e di conseguenza agire sulla salute psicofisica.
Per Biofilia si intende l’amore per la Natura vivente. La biofilia è definita come “l’innata tendenza dell’essere umano a concentrare la sua attenzione sulle forme di vita e su tutto ciò che le ricorda e, in alcune circostanze, ad affiliarvisi emotivamente” (Wilson, 2002). In altre parole, tutto ciò che è vivo ci attrae e può suscitare in noi diverse emozioni: affiliazione (biofilia) o repulsione (biofobia).
Pur essendo innata, si ricorda che non è istintiva: si tratta di una predisposizione genetica che tutti noi possediamo, ma che deve essere stimolata e educata affinché fiorisca, preferibilmente in giovane età.
Se la biofilia non viene stimolata si perde la capacità di sviluppare alcune aree della corteccia cerebrale, e i motivi possono essere molteplici in una vita che viene trascorsa per la maggior parte in ambienti artificiali lontani dalla Natura, soprattutto nelle grandi città.
Numerose sperimentazioni hanno dimostrato che i benefici ricavati dal contatto diretto con gli ambienti naturali possono essere molteplici sull’essere umano. Negli spazi costruiti secondo i protocolli del Biophilic Design, infatti, si desidera andare a ricreare quelle condizioni che la Natura ha intrinseche, per raggiungere quegli stessi benefici per la salute psicofisica delle persone che usufruiscono di tali spazi.
Per Biophilic Design si intende una scienza applicata e un modo innovativo di pianificare che utilizza le più recenti scoperte sulla relazione tra Uomo e Natura per la progettazione degli ambienti artificiali, al fine di rendere questi ultimi consoni all’innata biofilia umana.
L’ecologo Stephen R. Kellert e la psicologa ambientale Judith Herrwagen affermano che «Il Biophilic Design non riguarda l’ecologizzazione dei nostri edifici o semplicemente l’aumentare la loro estetica attraverso l’inserimento di alberi e arbusti. È molto di più, riguarda il ruolo dell’umanità nella natura e il ruolo del mondo naturale nella società umana». (Kellert, et al. 2008).
Ma quali sono i benefici di un ambiente biofilo progettato correttamente?
Sul piano cognitivo, accelera il processo di rigenerazione dell’attenzione e rende il pensiero delle persone più chiaro, oltre che favorire il recupero dallo stress. Allo stesso modo, riduce la frequenza cardiaca, abbassa la pressione sanguigna, aumenta l’attività simpatica complessiva.
Ci sono numerose prove scientifiche che dimostrano che nel caso di un ambiente lavorativo realizzato secondo le regole del Biophilic Design, i lavoratori sono esponenzialmente più contenti e soddisfatti del proprio posto di lavoro, portando così una maggiore produttività e concentrazione e un minore assenteismo.
In questo modo si intende che l’adozione di progetti biofili rispecchia non solo benefici positivi per la salute psicofisica di dipendenti e fruitori degli spazi, ma anche di tipo economico per aziende e società.
Come applicare il Biophilic Design?
Esistono vari protocolli riconosciuti dalla comunità scientifica. Le caratteristiche cardini del Biophilic Design si possono ricondurre principalmente a dieci punti riassunti nel protocollo sviluppato da Bolten e Barbiero nel 2022, punti da tenere in particolare considerazione per il corretto sviluppo di un progetto in linea con la biofilia umana.
Questi elementi cardini sono il risultato di una ricerca sulla biofilia e sul Biophilic Design condotta negli ultimi anni con il LEAF – Laboratorio di Ecologia Affettiva dell’Università della Valle d’Aosta. L’ecologia affettiva è una branca dell’ecologia che si occupa delle relazioni affettive che intercorrono tra esseri umani e il mondo naturale.
Ecco i primi 5 aspetti da tenere in considerazione per ambienti che accolgano la Natura e i suoi cicli.
- Luce: siamo esseri diurni e la luce naturale ha un impatto positivo su di noi e regola il nostro ciclo circadiano. È fondamentale negli ambienti di lavoro, dove le persone con un accesso diretto alla luce naturale, sono più produttive e contente. Però anche con la luce artificiale studiata attentamente, si possono ottenere ottimi risultati.
- Aria: il tema dell’aria (temperatura, flusso, qualità, umidità) gioca un ruolo fondamentale nella percezione del benessere all’interno degli ambienti. È preferibile una ventilazione naturale. Può andare bene anche una ventilazione meccanica controllata (VMC) per creare una condizione di comfort termico.
- Acqua: l’acqua allo stato liquido è condizione necessaria ed essenziale per la nostra vita. L’immagine dell’acqua corrente si è stratificata nella psiche umana come elemento rigenerativo. Abbiamo imparato a gestire sempre meglio l’acqua come risorsa fisica, ma non abbiamo ancora imparato bene a utilizzarla come risorsa psichica.
- Suono: il rumore non è un concetto esclusivamente fisico, ma soggettivo e varia da individuo a individuo. I rumori si tollerano in modo diverso a seconda di quantità, qualità, ora del giorno, fonte, causa, struttura della personalità, età e condizioni di salute. Tutto ciò dovrebbe essere preso in considerazione dai progettisti.
- Odore: l’olfatto aiuta a individuare fattori di rischio; ci sono odori che troviamo piacevoli e altri sono spiacevoli e questo vale anche per gli spazi interni e gli odori causati da materiali e finiture negli ambienti chiusi che devono essere studiati e controllati.
Riconoscere e sperimentare l’effetto benefico degli ambienti naturali, apprezzare il tempo trascorso a stretto contatto con paesaggi non metropolitani e il forte senso di responsabilità verso tutto ciò che è vivo, sono tutte caratteristiche di chi cerca un primo approccio alla Biofilia.
È proprio l’attenzione e la sensibilità all’ecologia e alla salvaguardia dell’ambiente, oltre che alla salvaguardia del rapporto tra Uomo e Natura, che ha permesso la nascita del Biophilic Design.
Avere una casa sostenibile non è sufficiente: creare un legame stretto con la Natura in termini di spazi e organizzazione è fondamentale, e porta ad un approccio originale e innovativo per la creazione di progetti unici volti alla salute e al benessere psicofisico degli utenti.
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