Scuole a confronto: “la migliore del mondo”
Per anni si è sentito dire e letto in articoli di riviste e del web che il posto di migliore scuola del mondo è occupato dalla Finlandia, ma sappiamo esattamente il perché?
Diversi sono gli elementi che vengono citati come punti fondamentali per questa definizione, tra cui: l’orario scolastico, le attività proposte, il personale docente e, soprattutto, l’architettura scolastica e relativa posizione nel territorio.
Nonostante negli ultimi anni le statistiche riportare dal Best Countries Report siano leggermente cambiate, si continua a sostenere come la scuola SAUNALAHTI sia tra le prime da cui attingere per prendere spunti ed esempi da importare nel nostro paese.
L’attenzione riservata agli spazi è il punto di partenza di progettazione di ogni scuola nell’intero territorio finlandese e partendo dal principio che studenti, bambini e ragazzi, dovranno passare la maggior parte delle loro giornate all’interno di quello spazio.
Le strutture scolastiche finlandesi
Le strutture scolastiche sono sempre il risultato di strette collaborazioni tra architetti, progettisti, designer e i futuri utenti, negli ultimi anni la stessa modalità di progettazione degli spazi comunitari sta prendendo piede anche in Italia, grazie al contributo della psicologia ambientale, interagendo con i principi pedagogici, per poter stimolare l’apprendimento dinamico e propositivo.
Guardando gli edifici scolastici finlandesi e il loro utilizzo nel dettaglio, noteremo che ciò che li accomuna, è la presenza di grandi vetrate sull’esterno nella totalità degli spazi utilizzati dai bambini e dai ragazzi. Queste possono essere aperte così da incoraggiare l’utilizzo sia interno che esterno degli spazi, in completa libertà.
All’interno della struttura non possono mancare le biblioteche, con scaffali di forma rotonda e di comode sedute come grandi cuscini, divani, ma anche sedie e tavoli per poter scegliere in autonomia dove voler leggere o studiare.
Inoltre, specialmente nelle scuole primarie, i vari spazi sono contraddistinti dai colori come identificazione.
Avendo vissuto in Finlandia, grazie ad un progetto Erasmus+ per sei mesi, in qualità di tirocinante proprio all’interno di strutture scolastiche, ho appreso quanto spazi così progettati, con grande cura e attenzione dei fruitori, vengano concretamente utilizzati e quanto possano incidere sull’apprendimento dei bambini e dei ragazzi, nella loro socializzazione e nella loro formazione come individui.
Come anticipato inizialmente, ciò che ha dato il titolo come migliore scuola del mondo alla Finlandia, non è solo l’edificio (senz’altro fondamentale), ma un insieme di elementi e approcci trasversali nella progettazione.
Articolo scritto da Marta Pesaresi, pedagogista e educatrice, diplomanda al Master in Psicologia Architettonica e del Paesaggio dell’Università degli studi di Padova.