a

Progettazione inclusiva Tag

In un’epoca in cui l’ambiente costruito influisce profondamente sulla qualità della vita, progettare spazi di accoglienza per persone vulnerabili richiede un approccio rigoroso, consapevole e radicato nell’evidenza scientifica. Per questo motivo, nell’ambito del progetto europeo WellHOME, MeM ha sviluppato un articolato percorso di indagine volto a comprendere i reali bisogni ambientali, formativi ed emozionali degli utenti e

MeM (Mind, Emotion, Movement) ha intervistato Carola Davì, CEO e fondatrice di Lascia La Scia e Chiara Sangalli co-fondatrice dello studio, ed ha colto l'opportunità di dialogare direttamente con le progettiste per approfondire come la consulenza specializzata di MeM le abbia supportate nella progettazione di uno spazio in continua evoluzione. Raccontiamo di una trasformazione e ristrutturazione di

A gennaio 2024 ci stata commissionata la consulenza per la ristrutturazione di un appartamento milanese di medie dimensioni di una famiglia in transizione verso l'età matura. La famiglia, composta da genitori attivi e un figlio che frequenterà la casa solo come ospite temporaneo, desiderava un ambiente confortevole, funzionale, luminoso e ordinato. La nostra focalizzazione è stata sul benessere psico-fisico

Pensiamoci un attimo: nella vita, a ognuno di noi può capitare temporaneamente qualche difficoltà; per molte persone è invece una condizione costante. Non basta abbattere le barriere: piccoli accorgimenti trasformano gli spazi rendendoli maggiormente vivibili per tutti, non solo per chi è in difficoltà. Si chiama “progettazione inclusiva”, svolge un ruolo centrale nel ripensamento dell’architettura contemporanea e riguarda sia